Putin: scrittura e attacco

Vladimir Vladimirovič Putin, politico russo, nato nel 1952.

Putin è ex militare ed ex funzionario del KGB russo, presidente della Federazione Russa dal 7 maggio 2012 al suo quarto mandato.

Nel 2015 a Soči dichiarò “La strada a Leningrado, cinquant’anni fa, mi ha insegnato una lezione: se la rissa è inevitabile, colpisci per primo”.

La sua scrittura nel 2000

putin

Siamo nelle tipologie Sole con un po’ di Terra. Ci parla di desiderio di essere notati, di apparire e di adesione alla propria terra, alla propria storia.

Il rigo è ordinato e regolare (Organizzazione, precisione, razionalità, desiderio di veder chiaro).

L’inclinazione è verso destra…forse troppo? (Procedo con sicurezza e determinazione, ma anche con frenesia rischiando di cadere se non trovo qualcuno a sorreggermi. Senza freni).

Gesti ad arco e abbellimenti estetici (Voglio essere notato, dare una buona impressione, ma cerco protezione).

Vi sono parole convesse, anelli, gesti a tetto, ovali merlati, firma centrale ecc…

Non sono poche le contraddizioni!

Nell’analisi della grafia di Putin, che andrebbe sicuramente approfondita, è doveroso sottolineare che questo è uno scritto in bella copia, reso pubblico. Che sia di mano di Putin non ve ne è certezza…

Vediamo alcune citazioni in merito allo scontro fra Russia e Ucraina:
  • Dalia Grybauskaitė:

    “Dobbiamo dire chiaramente che se la Russia è in guerra con l’Ucraina, Paese che vuole entrare in Ue, è come se fosse in guerra con l’Europa e per questo dobbiamo aiutare l’Ucraina militarmente affinché si difenda”

  • Sergio Romano

    “Il problema è che l’Ucraina ha dei legami molto forti con la Russia. La storia, la cultura, rendono i due Paesi quasi fratelli gemelli. L’idea di una Ucraina che diventa parte della Nato è quindi inaccettabile per Mosca. E credo con qualche ragione. L’America sembra non essere pienamente consapevole di questo, gioca d’azzardo, convinta che la Russia, alla fine, accetterà il fatto compiuto”

    “Io ho sempre pensato che c’è una soluzione per l’Ucraina: la neutralità. L’Ucraina dovrebbe essere la Svizzera dell’Europa orientale. La neutralità è una sovranità che tutti hanno l’interesse di proteggere. L’Ue dovrebbe avere il coraggio di proporlo, anche se questo non piacerebbe agli Stati Uniti”

  • Luigi De Magistris

    “L’Italia deve condannare la guerra di Putin, fermare l’espansione della NATO in Ucraina, lavorare per il ritiro russo e la creazione di uno Stato che sia centrale nella stabilità e nella sicurezza europea ma fuori dalla NATO. Letta rischia di trascinare l’Italia in guerra ed il nostro popolo, già piegato dalla pandemia e dalla crisi economica, non può pagare un prezzo incalcolabile per l’incapacità e superficialità del ceto politico dominante”

  • Gennadij Zjuganov

    “Quando si dice che questa è una guerra tra russi e ucraini, è sbagliato. Ci sono russi e ucraini nel Donbass, e in Crimea ci sono tre lingue – russo, ucraino, tataro. Questa sarà una lotta contro i nazisti, contro i provocatori, contro i bastardi che non hanno nulla a che fare con la nostra storia o cultura”

  • Joe Biden

    “Siamo stati chiari fin dal principio sul fatto che non c’è una soluzione militare a questa crisi, nonostante questo sia ovviamente quello che la Russia sta cercando di imporre. Noi non abbiamo interesse in una escalation e stiamo spingendo energicamente per il contrario. Ma l’Ucraina ha tutto il diritto di difendersi, e infatti le stiamo fornendo assistenza in questo sforzo per la sicurezza”

  • Loretta Napoleoni

    “Una migliore soluzione, data la realtà geopolitica dell’area, che a differenza di quello che sostengono i polacchi non appartiene al centro ma all’Est Europa, è garantire la neutralità dell’Ucraina, proteggere questo cuscinetto tra Unione Europea e Nato da una parte e Russia dall’altra. Questa soluzione neutralizzerebbe Putin e darebbe alla sua psicologia di topo alfa una via d’uscita”

  • Lamberto Dini

    “Washington non ha mai voluto spiegare perché le richieste – l’impegno che l’Ucraina non entrasse a far parte della NATO, e l’idea di un nuovo Patto per la sicurezza in Europa – non erano accettabili. Erano richieste russe e sono state giudicate irricevibili. Senza fornire una spiegazione, a fronte di una politica di espansione NATO verso est. Oltretutto, qualcuno ci spieghi come aumenterebbe la sicurezza atlantica collettiva se solo questa eventualità sta producendo quello che vediamo… l’Ucraina nella NATO produce insicurezza”

 

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