Professione CTU

Il CTU è il Consulente Tecnico d’ufficio, che viene nominato dal Giudice.

Il Giudice solitamente sceglie il proprio CTU (ausiliario) accingendo alla lista del proprio Tribunale. In alcuni casi, però, egli può chiamare un Consulente di altra città o regione, motivandone la causa.

Il CTU fa il proprio lavoro in nome del giudice e quindi super partes. È il Giudice che alla fine della causa valuterà la consulenza tecnica ed emetterà il proprio giudizio. Egli può infatti anche distaccarsi da ciò che è emerso dalla CTU, in quanto il Giudice si basa su tutto l’insieme di dati ed elementi che ha raccolto. La Consulenza tecnica d’ufficio è solo uno dei tanti tasselli che compongono una causa.

Al Consulente d’ufficio gli verrà comunicata una data in cui comparire in udienza davanti al Giudice ed alle parti al fine di rendere il proprio giuramento. In quest’occasione il CTU viene a conoscenza della causa, dei documenti da verificare e dei documenti comparativi indicati dalla parti. Quando le parti propongono i loro documenti comparativi il Giudice li valuta e decide se ammetterli come documenti di confronto per la CTU.

Il Consulente d’ufficio deve essere molto attento e preciso durante l’udienza di giuramento. È proprio in questo momento che egli può fare le proprie richieste al Giudice.

Il CTU deve avere quindi:
  • chiaro il quesito
  • preso atto e visionato il documento in verifica
  • aver controllato i documenti comparativi
  • essersi accertato di dove questi siano custoditi in originale
  • chiedere le autorizzazioni necessarie per l’espletamento dell’incarico
  • concordare i termini per il proprio lavoro (inizio operazioni peritali, consegna bozza, termini per le osservazioni di parte e termine per il deposito)
  • chiedere un acconto nelle cause civili

Fatto ciò il CTU è abbastanza certo di avere tutti i documenti e  le informazioni a sua disposizione. In caso contrario dovrà fare istanza al Giudice al fine di ottenere le ulteriori delucidazioni o autorizzazioni che si rendessero necessarie.

Finita l’udienza il Consulente d’ufficio visiona gli atti di causa, ricontrolla tutti i documenti di cui, è buona prassi, stilare un elenco. Questo elenco verrà consegnato anche ai CTP in occasione delle operazioni peritali.

Durante le operazioni peritali il CTU rende noto quanto emerso in udienza. Consegna alle parti le copie di tutto il materiale necessario per la consulenza, e lascia a disposizione gli originali dei documenti da esaminare e acquisire. In questi incontri le parti possono portare le loro osservazioni e le loro richieste che il CTU riporterà a verbale.

In questa sede è necessaria la massima disponibilità sia tempistica che professionale da parte di tutti i partecipanti. Sono momenti molto importanti e validi per raccogliere il proprio materiale e le proprie idee e poter quindi procedere in maniera efficace nel lavoro.

Il numero di incontri per le operazioni peritali varia molto da causa a causa. Questo sia per la quantità di documenti da reperire, che per la disponibilità degli uffici in cui a volte è necessario recarsi.

Finite le operazioni peritali in CTU completa le proprie analisi tecniche e luminose ed elabora il proprio convincimento. Egli, essendo super partes, deve essere obiettivo e mostrare nella propria relazione tutti gli elementi emersi dal raffronto fra documenti.

Vi saranno dati grafici di compatibilità ed altri di disuguaglianza su cui il CTU farà le proprie considerazioni.

Tutto quello che emerge dall’esame dei documenti deve essere relazionato in modo chiaro e preciso. Questo per permettere a chi legge di capire l’analisi effettuata.

 

Come prosegue poi il lavoro del CTU? Lo  vedremo nel prossimo articolo

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